Adriana Ivul 
Raccolta di Poesie 


A mia madre

A mia madre
Madre che arrivi coi vagoni delle otto,
- hai viaggiato tutta la notte - 
madre che scendi oltre i binari,
madre dai fazzoletti profumati,
dalle camicette ricamate male.

Adesso cerca di andare, sali,
è la vettura questa che parte quando vuole.
Madre che in ogni figlio solo i giochi
hai capito, e la fame, devi andare.

Tra le braccia hai fiori blu, a fasci.
Non sai che quel poco, da sempre, 
quanto basta per un sorgere di sole.

Madre che ho tanto cercato
su strade di sassi e brughiere.
Lascia e guardami da lontano
perché non abbia freddo e sorrida.

Confonderò le parole che dicevo e i silenzi
senza che tu capissi. L'essenza è viva
ancora e grida, oltre il fischio del treno.
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