Accadrà che tu veda,
alto, sui campanili di pietra,
strade che non hai fatto,
per venirmi incontro
ed accordare i passi
nei labirinti faccettati
dove io mi muovevo.
Accadrà che tu sappia
che non per me ritornavo
nell'intrico di siepi
ad apprestarmi al salto,
col sole che mi ardeva le mani
sulle lastre nere.
Accadrà che tu vinca
tutto il presente,
e il tempo che non viene
comprenda.
Perché è già stato
lo sguardo che ti volgo.
E l'arco della sera
è bisbiglío di passeri
alla luce.