Adriana Ivul 
Raccolta di Poesie 


Furono altri autunni

Furono altri autunni
Furono altri autunni;
questi persi equilibri senza sole
sembrano rintocchi scheggiati
di campane di ghiaccio.

Sono stata sul fondo
ed ho visto l'ombre
delle assenze più atroci:
scafandri ancorati
a blocchi lucidi, negli abissi,
come marmi tagliati a lama,
remoti, ignoti, senza gridi.

Batto l'acqua a piedi,
a braccia aperte, erette.

Nera placenta mi lega,
m'aggrappo a macigni di vita,
travedo raggi, ma la notte
cade pesante ad abbattere sogni.

Assopirmi in quest'ora
sarebbe estremo dono.
E sentimenti coverei
tra i lari, dove soffi di ceneri
perdute tralucerebbero braci.
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