Può darsi ch'io abbia sofferto,
ma chi t'allevierà dal male,
agguato ad ogni angolo di tempo,
dalle sfinite parole che ripeti ?
Ti perderai per me, come lume
che il fortunale investe lamentando.
Mi terrai le mani chiare nei lampi
perché non piombi nei pozzi
scortecciati di edere nere. Vivrai
per noi, capace di essere in due.