Si quieta il cuore se ti penso e scrivo
scivolando nel fondo del silenzio
come chi scende lento e l'infinito
è un barocco di stelle acquamarine.
Tu sei dopo la luce dei traguardi
d'inesplorate terre sulle rive,
tra sabbie immense aride, deserte,
come una stilla d'acqua brilli e piovi.
Mi salvi i giorni ingioiellando l'aria,
segni argentati in mandrie di nubi,
fuori dell'altro tempo a doppi passi
nei secoli di pietra e nel mistero.