Lontano, perso nel tempo,
coi passi sul selciato, mattutini.
Riverbero di sole sulle mura.
Spirali di strade, assorte,
nelle catene di fredde mani e voci.
Aguzzi pini sciolti, a sera,
nel mutato colore e le croci argento
sui petti, come sorrisi.
Ore di tanti giorni ripetute.
Partenze e ritorni
nell'età dei miti inesistenti.