La maglia nera è bucata ed è bucato il pigiama.
Occorre lana scura ed ago e ditale di ferro.
Occorre tempo che io non posso riempire di filo.
Parole scorrono dall'alto in basso, lucenti:
tracciano trame nell'aria imprigionando luce.
Sussurro e le ripeto, solide ragnatele tese
tra le catene delle mie paure, serrando ombre.
Scende la notte dai pipistrelli di velluto cupo,
ciechi, spinti dal vento, oltre le porte del silenzio.
Chiusa è la cesta dai vecchi gomitoli iridati.
Domani al mercato comprerò mantelli, ampi, solari,
dalle lunghe frange, per il cammino freddo d'inverno.